“Nel 2004 avevo già in mente di lavorare con la grafica 3D, ma il mercato non era pronto”. A StartupItalia il CEO della startup che ha ospitato il primo Gp di Formula 1 nel metaverso e oggi sta discutendo un round di serie A con una valutazione pre-money di 100 milioni di euro
Non sempre l’idea giusta arriva al momento giusto. Bisogna anche saper aspettare. Come nel caso di The Nemesis, startup che, racconta il ceo e fondatore, Alessandro De Grandi, a StartupItalia, “nasce per traghettare il grande pubblico dal Web2 al Web3“. Fondata nel 2018, dopo una serie di altri progetti apripista, l’intuizione alla base del progetto ha radici ben più lontane nel tempo. “Già nel 2004 nella mia mente continuava a frullare l’idea di dover lavorare con la grafica 3D, che più volte avevo approcciato e abbandonato, perché i sistemi erano lontani da quello che avevo in mente. In più, in quel momento il mass market non era ancora pronto, l’utente medio aveva bisogno di almeno un decennio di utilizzo di smartphone e social network per comprendere le potenzialità del mondo virtuale”.
Tra le idee che hanno ispirato la nascita di The Nemesis, De Grandi ricorda in primo luogo l’influenza di Second Life, piattaforma virtuale di interazione lanciata nel 2003 negli Stati Uniti. “Era davvero all’avanguardia e strabiliante per l’epoca”, ricorda. “Permetteva all’utente di fare le attività più disparate: teletrasportarsi, socializzare, incontrare altri residenti, partecipare a eventi e creare contenuti”.
La gara di Piazza di Siena su metaverso
Quindici anni dopo, De Grandi fonda The Nemesis ponendosi un obiettivo analogo: permettere l’ingresso nelle nuove tecnologie al più vasto numero di persone. “Criptovalute e blockchain sono lontane dall’adozione di massa“, sottolinea il CEO della startup con sede a Lugano, uffici in Italia, Albania – ed entro la fine dell’anno anche in Germania e Regno Unito – e un team di circa 40 persone. Numero di dipendenti che, secondo il piano di sviluppo in atto nella società, è destinato a raddoppiare alla fine del 2022.
“Non imponiamo barriere all’entrata. The Nemesis è una piattaforma accessibile sia da web sia da mobile, non sono necessari particolari hardware. L’iscrizione è gratuita e si può accedere con il proprio account social e senza avere un portafoglio cripto”. Gli utenti hanno la possibilità di fare acquisti con il Coin, la valuta interna alla piattaforma, che si può comprare tramite i metodi tradizionali di pagamento in app. “I servizi legati al mondo blockchain sono extra e rendono l’esperienza ancora più unica”.
StartupItalia: È un momento di transizione. Il grande pubblico non è ancora sul Web3 ma sempre più persone e aziende si interessano a nuovi ambiti: la crescita del gaming ne è una prova.
Alessandro De Grandi: «La corsa al digitale è ormai un fenomeno di massa, grazie anche alla crescita dell’industria del gaming e l’avvento del play to earn. Non a caso, The Nemesis è una piattaforma digitale costruita attorno alla gamification, che punta a rivoluzionare il mondo dell’intrattenimento e della pubblicità».
SI: In che modo?
ADG: «La nostra piattaforma è un ecosistema di mondi virtuali dove l’utente, da solo o con gli amici, attraverso il proprio avatar ha la possibilità di vivere molte esperienze. Fare shopping dai marchi più famosi, partecipare a eventi e concerti live, feste, sfide e altro. L’utente, nel metaverso, ha la possibilità di usare personaggi di fantasia o, caricando un selfie, può creare un avatar personalizzabile con le sue sembianze».
L’avatar di The Nemesis per il Tour de France
SI: A proposito di esperienze, avete portato diversi eventi sportivi e live su metaverso.
ADG: «The Nemesis è stato il primo a ospitare un gran premio di Formula 1, riproducendo il circuito di Montecarlo, così come la gara equestre Piazza di Siena e la partita Milan-Fiorentina. Per la prima volta, abbiamo portato sul mondo virtuale anche la design week e i concerti di Marco Mengoni e Achille Lauro. Anche molti marchi si sono appoggiati alla nostra piattaforma per affacciarsi al metaverso».
SI: Tra i profili citati nel vostro libro bianco, ci sono influenze, investitori e appassionati. Quali sono i vostri maggiori clienti?
ADG: «The Nemesis conta circa 100mila utenti iscritti, con età media intorno ai 25 anni e una permanenza media sulla piattaforma di circa 20 minuti. Attiriamo comunque persone di età e gusti differenti. Influencer come Marco Montemagno e Zaira, artisti del mondo crypto e nft, tra cui Giovanni Motta e Federico Clapis, e personalità sportive, da Franco Baresi a Federico Bernardeschi. Abbiamo realizzato concerti in collaborazione con Now e Sony Music e partnership con nomi del fashion, ad esempio Guess. Ora stiamo per lanciare il programma Utopia Hills, un settore di land dedicato a vip e influencer, disegnato dall’architetto Fabio Rotella. Ogni mese annunceremo i nuovi ingressi».
Il Gp di Formula 1 sul circuito di Montecarlo sbarca su metaverso
SI: Oltre alla collaborazione con Rai Cinema, che ha deciso di sbarcare su metaverso.
ADG: «È un modo per mettere in contatto il cinema con nuovi spettatori, incontrando il gusto dei più Giovanni e ampliando l’esperienza cinematografica. In questo spazio virtuale è stato creato anche un cinema e un foyer per la visione dei film e le presentazioni di registi e attori ed è stata riprodotta la Mole Antonelliana, sede del Museo nazionale del cinema».
SI: È la facilità di accesso a distinguere The Nemesis dai competitor?
ADG: «Quello che ci differenzia, oltre alla qualità tecnologica e le alte prestazioni, sono la profondità di gioco e la user experience. Per fare un esempio, gli utenti hanno oltre 25 veicoli disponibili in piattaforma e possono nuotare, arrampicarsi e correre».
SI: Risultati confermati anche dal piano di sviluppo, che prevede il raddoppio del personale e l’apertura di nuovi uffici all’estero. C’è un nuovo finanziamento in vista?
ADG: «Abbiamo concluso il round bridge con una valutazione premoney di 20 milioni di euro. Il prossimo passo sarà un round di serie a, che stiamo già discutendo con fondi internazionali, con una valutazione premoney aggiornata vicina ai 100 milioni di euro. Anche a livello di fatturato, abbiamo superato gli obiettivi prefissi nel 2021 e, finora, nel 2022. Lo scorso anno, in otto mesi di attività, dal rilascio della beta, abbiamo raggiunto circa 700mila euro».