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Il Fondo nazionale del turismo è attivo e promuove un’offerta basata sulla sostenibilità ambientale, innovazione, ammodernamento degli alberghi e digitalizzazione.
Il turismo è un settore economico fondamentale per l’Italia, fortemente penalizzato dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Il 2020 è stato definito “l’anno peggiore nella storia del turismo mondiale” dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, e la ripresa registrata nel 2021 non è certamente sufficiente. In questo contesto le risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), se verranno impiegate bene, potranno rappresentare una svolta. Sono pronti infatti 2.4 miliardi da destinare ad interventi per promuovere la competitività delle imprese turistiche, l’attrattività dei luoghi e la digitalizzazione dei servizi, basati sulla sostenibilità ambientale, di cui 1.786 milioni per il Fondo nazionale del Turismo.
Lo scenario
Secondo i dati forniti dall’ISTAT in merito al primo quadrimestre del 2021, la ripresa dell’intero settore turistico è ancora debole; nonostante ci sia stata una crescita rispetto alla primavera 2020, i numeri rimangono ancora decisamente inferiori rispetto al 2019, ossia prima che la pandemia esordisse.
I dati aggregati confermano un – 61,5% di presenze rispetto al primo quadrimestre 2020 e addirittura un – 81,6% nei confronti del 2019: a risentirne sono soprattutto le presenze di turisti stranieri (- 87,2%) rispetto a quelle domestiche (- 40,6%).
Le conseguenze sul fatturato del comparto alberghiero, ed extralberghiero, sono molto severe, registrando un calo rispetto al 2020 e al 2019: – 65,6% rispetto al 2020 e – 83,5% rispetto al 2019 per il comparto alberghiero; – 49,7% rispetto al 2020 e – 76,1% rispetto al 2019 per il comparto extralberghiero.
Un rimbalzo clamoroso se consideriamo che nel 2019, il turismo in Italia aveva raggiunto un record arrivando a quota 436,74 milioni di presenze (+1,8% rispetto al 2018) e 131,38 milioni di turisti (+2,6% rispetto al 2018).
Dal Pnrr 2,4 miliardi per il turismo
Un forte stimolo alla crescita potrebbe arrivare dal Piano Nazionale di Riprese e Resilienza, grazie ad appositi bandi dedicati a startup e aziende, formulati per creare le condizioni propizie all’esecuzione di investimenti strategici.
Il “pacchetto turismo” prevede, infatti, 2.4 miliardi da destinare ad interventi per promuovere la competitività delle imprese turistiche, l’attrattività dei luoghi e la digitalizzazione dei servizi, basati sulla sostenibilità ambientale.
Nello specifico di questi 2,4 miliardi, 1.786 milioni sono destinati al Fondo nazionale del Turismo, che comprende sei diversi interventi:
- 500 milioni, credito d’imposta (80%) e fondo perduto per le imprese turistiche.
- 98 milioni per sostenere la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator.
- 500 milioni per attivare un Fondo con la partecipazione Mef e Bei per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici.
- 358 milioni destinati al Fondo di garanzia per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità.
- 180 milioni a fondo perduto e attivazione di un Fondo rotativo della Cdp per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale.
- 150 milioni per il Fondo nazionale per il Turismo, gestito con Cdp, per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari.
Questi sei obiettivi sono già attivati dalle relative misure amministrative, attraverso il decreto legge n. 152/2021 recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, detto “Decreto Pnrr”, convertito in legge n. 233 del 29 dicembre 2021.
A questi vanno aggiunti 114 milioni per attivare il Digital Tourism Hub, una piattaforma digitale per aggregare on line l’offerta turistica nazionale e ulteriori 500 milioni per il progetto Caput Mundi, ossia interventi per sostenere da un punto di vista turistica l’offerta in vista del Giubileo.
I servizi per le imprese
Stringendo il focus sulle imprese possiamo suddividere il piano di interventi in quattro macro aree:
Bonus digitalizzazione per agenzie di viaggio e tour operator: si tratta di un credito d’imposta (tax credit), nella misura del 50% e fino all’importo di 25.000 €, per le spese sostenute per lo sviluppo digitale delle agenzie di viaggio e dai tour operator.
Fondo per il turismo sostenibile (fondo dei fondi BEI) con l’obiettivo di rafforzare l’industria turistica finanziando progetti per qualificare la dotazione infrastrutturale e sviluppare forme di turismo funzionali alla cura dell’ambiente. Nello specifico si tratta di prestiti a tasso di interesse zero o agevolato, e sostegno alle imprese turistiche che propongono programmi di investimento sostenibili.
Sezione speciale “Turismo” del Fondo di garanzia per le PMI e Fondo rotativo imprese (FRII): due fondi destinati a sostenere interventi di riqualificazione energetica e innovazione digitale. Le misure comprendono contributi diretti alla spesa, in combinazione con finanziamenti agevolati, ai quali può essere associata la concessione di garanzie su singoli finanziamenti o su portafogli di finanziamenti.
“Superbonus Alberghi” ossia un credito d’imposta (tax credit), per un ammontare che può arrivare fino all’80% delle spese sostenute, e di un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 100.000 € per sostenere le imprese del comparto turistico e alberghiero.
Vi sono provvedimenti specifici previsti dal Pnrr già attivi, ai quali potete accedere come il Superbonus Alberghi e il Bonus digitalizzazione per agenzie di viaggio e tour operator.
Resta aggiornato sulle novità e le opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicate alle imprese, startup e cittadini. Scopri se le misure sono adatte alle tue esigenze, segui Bandzai.