Con il fondo PIF – 700 miliardi di dollari – il Paese investe in tecnologie, videogiochi, sport e smart city
Il calcio italiano torna in Arabia Saudita per disputare le seminali e la finale della Supercoppa Italiana. A Riad il primo fischio di inizio è in programma domani, giovedì 18 gennaio, con la sfida tra Napoli e Fiorentina; il 19 sarà il turno di Inter e Lazio. La vincitrice alzerà la coppa lunedì 22 gennaio. Da diverso tempo su StartupItalia ci stiamo occupando di quel che accade in Arabia Saudita, dove il principe regnante Mohammed bin Salman ha dato il via a una trasformazione radicale: l’obiettivo è modificare l’immagine di un Paese che da produttore di petrolio diventa anche hub per le tecnologie e l’intrattenimento del futuro, calcio compreso. Come è possibile tutto questo? Grazie soprattutto al fondo sovrano PIF, il Public Investment Fund che conta su un patrimonio da 700 miliardi di dollari.
Al di là delle polemiche, è imprescindibile considerare il contesto in cui si sta sviluppando il mercato del calcio in Arabia Saudita. Pur non potendo contare su una tradizione sportiva come quella europea, il movimento saudita è in crescita e si rivolge a una popolazione nazionale dove il 75% delle persone ha meno di 35 anni. Il calcio è una dei tasselli che compongono il mosaico di investimenti miliardari di Riad: dentro ci sono i videogiochi (38 miliardi investiti in videogiochi), le smart city (il progetto NEOM), l’industria biotech e molto altro. Rimanendo però al campo di calcio, il PIF investe attivamente in quattro squadre del campionato saudita (una di questa è l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo). Di tutte e quattro queste società il fondo controlla il 75% delle quote.
Fare i conti con l’Arabia Saudita significa non banalizzare il fenomeno in corso, soprattutto alla luce delle capacità economiche a disposizione di Riad. Questo non significa che i soldi riescano (sempre) a comprare il bel calcio, ma il soft power su cui sta puntando il Paese ha una visione a lungo termine. In Arabia Saudita si giocheranno con ogni probabilità i Mondiali di calcio 2034 e in vista di quell’anno i cantieri sono già aperti per costruire uno stadio hi-tech a Qiddiya City, un nuovo quartiere appena fuori Riad.