Viaggio in Italia | Algoritmi evoluti, tanta ricerca e sviluppo sui nuovi materiali, e l’attenzione maniacale alle batterie. In questa nuova puntata della nostra rubrica siamo saliti a bordo di quelle startup che ripensano la mobilità
In Italia automotive e motori non sono soltanto parte fondamentale dell’industria. Nel 2021 il valore di mercato delle immatricolate ha superato i 35 miliardi di euro, con una filiera che dà lavoro a quasi 270mila persone, ovvero il 7% dell’intero manifatturiero. Oltre a questo, parliamo di lifestyle, icone di stile, brand che hanno attraversato i decenni, invecchiando mai. Da ultime arrivate, le startup hanno saputo inserirsi, innovando grazie al digitale e cavalcando ad esempio il trend dei servizi in sharing (sul modello di Uber); hanno dato un contributo notevole in ricerca e sviluppo, con lo studio di nuovi materiali, combustibili e componenti; senza tralasciare algoritmi e tecnologie in grado di migliorare la sicurezza di chi guida e di tutti gli utenti della strada. In questo nuovo Viaggio in Italia alla scoperta dell’automotive ci siamo fatti accompagnare da Francesco Guidotti, Team Manager RedBull KTM MotoGP Factory Racing, e Christian Ricciarini, manager dell’innovazione.
Questa puntata della nostra rubrica va online pochi giorni dopo la messa al bando delle auto endotermiche, approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo e che detta tappe serrate per l’intero settore nel vecchio continente. Il 2035 sembra lontano, ma in poco più di un decennio l’industria sarà in grado di ingranare la produzione di elettriche senza inginocchiarsi all’import (leggi Cina)?
Su StartupItalia abbiamo seguito da sempre l’evoluzione dei nostri campioni nazionali e di tutte quelle startup innovative che vogliono far parte di questa partita globale. Il SIOS15 è stato vinto da Vislab, antesignano dell’auto a guida autonoma; nel 2018 MotorK era tra le dieci finaliste del nostro Open Summit. Seguiamo in Italia e nel mondo quel che accade nelle tante rivoluzioni della mobilità, per capire quanto e come ci sposteremo. Che transizione green sarà se non ci preoccupiamo del tema batterie? Potremo davvero rinunciare all’automobile? Che aspetto avranno le città del futuro?
«Secondo me è presto per giudicare: è il momento di sperimentare. Il settore è in continua evoluzione – dice Guidotti -. Noi delle corse siamo sempre curiosi di capire dove possiamo arrivare con soluzioni diverse. Che sia elettrico o meno». Si potrebbe dire che certi obiettivi ambiziosi sembrano quasi più alla portata all’interno dei circuiti che non delle città. «Sui carburanti l’industria motoristica investe molto: il 40% della benzina che utilizzeremo in MotoGP dal 2024 sarà di derivazione non fossile; dal 2026 dovrà essere il 100%».
Nel frattempo le persone si spostano, e molto, usando spesso l’automobile. L’Italia è tra i paesi col più alto tasso di motorizzazione in Europa: oltre 600 vetture ogni mille abitanti. «Le startup possano garantire mezzi a livello di mobilità urbana, efficienti e pratici. Anche se la fase delle moto elettriche è ancora embrionale», spiega Guidotti. Non siamo nel mondo delle app, dove gli attori tradizionali semplicemente non sono mai esistiti come reali competitor.
«Nel settore automotive c’è grande complessità – dichiara Ricciarini -. Si vanno a toccare aspetti ingegneristici. Le startup hanno vari nodi da sciogliere: anzitutto la sostenibilità del loro progetto; e poi la finanziabilità. Sei in un settore in cui c’è già tanta ricerca e innovazione da parte dei grandi marchi». Prima anche soltanto di raggiungere il traguardo, bisogna che le startup riescano almeno a posizionarsi sulla griglia di partenza per competere.
Non sono tante le startup che sono riuscite a diventare costruttori. Uno degli esempi più noti è quello di Rivian, scaleup statunitense che oggi sta realizzando i furgoni elettrici da introdurre nella flotta di Amazon. Sotto il cofano, nell’abitacolo o vicino agli pneumatici, lo spazio per la tecnologia è però ancora pieno di opportunità. «Pensiamo soltanto ai dati – commenta Ricciarini – oggi di una moto in corsa si sa tutto: la prossima frontiera è conoscere la biometria del pilota».
Come ha spiegato Elon Musk, Tesla non è tanto una società di automotive, ma di robotica. E non è l’unica se pensiamo che Hyundai ha acquisito Boston Dynamics e le sue affascinanti creature, come il cane robot e l’androide che fa parkour. «La tendenza è senz’altro quella – interviene Ricciarini -. Occorrerà capire quanti bracci antropomorfi andranno a sostituire il lavoro delle persone negli stabilimenti». Processo in parte già in corso e che, un domani, con la diffusione della guida autonoma potrebbe condurre al licenziamento di migliaia di camionisti. Entro il 2030 fino a 6,4 milioni di loro potrebbero perdere il lavoro se costruttori, aziende e settore della logistica dovessero adottare la guida autonoma su vasta scala.
Scenari futuri sui quali le startup, come quelle che trovate elencate qui sotto, possono dare il proprio contributo. In termini di partnership, di acquisizioni, di collaborazioni per non perdere terreno. Che sia elettrico o meno, dominato dall’idrogeno o dall’ibrido, dallo sharing o da altre soluzioni, il futuro del comparto non può prescindere dal peso che questo mercato ha in termini di PIL e di occupati.
Tutte le startup dell’automotive in Italia (in aggiornamento)
Di seguito trovate un elenco delle startup e PMI del settore automotive mappate da StartupItalia. Nella filosofia della nostra redazione, è una lista e non una classifica e, soprattutto, si tratta di un articolo aperto perciò aspettiamo le vostre segnalazioni: scriveteci alla nostra mail [email protected] per aiutarci a renderla sempre più esaustiva.
2electron – Fondata come spin-off di Zender, sviluppa una tecnologia proprietaria – McFly -per restituire ai veicoli elettrici il piacere della guida che si prova nei veicoli endotermici.
Aehra – Fondata da Hazim Nada e Sandro Andreotti, questa startup sta realizzando un’auto elettrica di lusso. Alla fine del 2022 ha svelato le prime immagini degli interni del SUV AEHRA.
Carchain – Fondata a Trieste nel 2020, la startup permette agli OEM (tramite API) e utenti privati di digitalizzare lo storico dei veicoli usando la tecnologia blockchain attraverso NFT.
EasyRain – L’azienda innovativa è specializzata nel campo della sicurezza stradale. Nel 2020 ha siglato una collaborazione con Bosch Mobility Solutions per la prosecuzione del piano di sviluppo del suo sistema “A.I.S.” (Aquaplaning Intelligent Solution), pensato per ridurre il fenomeno dell’aquaplaning.
E-Gap – Questa startup è un operatore di ricarica mobile e on-demand per auto elettriche. E-Gap offre una ricarica veloce e prenotabile via app per chi ha veicoli elettrici. Qui trovate la nostra intervista.
Fast Charge Engineering – FCE si focalizza sulle tecnologie di elettrificazione e sul raffreddamento, in particolare, di pacchi batteria e supercondensatori grazie alla tecnologia proprietaria di raffreddamento a liquido diretto.
Galvani Power – La startup sviluppa batterie modulari agli ioni di litio per soddisfare la domanda di applicazioni off-highway e di nicchie settoriali.
GeDy TrAss – La startup sviluppa design e simulazione statica e dinamica di trasmissioni meccaniche, eseguiti in ore anzichè giorni.
Green Independence – Questa startup ricicla le emissioni di CO2 e sfrutta l’energia solare per ottenere produzione di green hydrogen che sia decentralizzata, disconnessa dalla rete elettrica e con un costo competitivo.
Hlpy – Fondata nel maggio 2020 da Valerio Chiaronzi, Graziano Cavallo ed Enrico Noseda, questa startup è attiva nel campo dell’assistenza al veicolo, con servizi che vanno dal soccorso stradale, alla riparazione del veicolo, erogati in modalità full digital. Lo scorso novembre ha chiuso un round da 7,5 milioni di euro.
HMDrive – HMDrive sviluppa esperienze in realtà aumentata su veicoli tramite Head Mounted Displays per il training di piloti su auto sportive e l’aumento di produttività e sicurezza sul lavoro in mezzi industriali e agricoli.
Inventio.ai – La startup sviluppa applicazioni industriali su misura al fine di unire deep learning e la migliore UX possibile. Inventio.ai permette a qualunque operatore di linea di insegnare ai macchinari nuove azioni tramite Machine Learning.
Invisens – La startup sviluppa radar per applicazioni automotive e smart city, focalizzandosi su radar low-cost e versatili per la crescente industria dei sistemi “sensor fusion”.
Kineton – Fondata nel 2017 da un gruppo di dieci professionisti specializzati nel campo dell’automazione e sviluppo software, Kineton è una PMI che offre servizi di ingegneria all’avanguardia. Tra i verticali è attiva anche nel settore automotive.
MegaRide – Fondata dal CEO Flavio Farroni insieme a Francesco Timpone e Aleksander Sakhnevych, la startup è attiva nel campo delle competizioni. Nasce come spin-off della facoltà di ingegneria dell’Università Federico II di Napoli. La startup è una testing e software house che aiuta le aziende del comparto degli pneumatici nello sviluppo di nuovi prodotti. Qui trovate la nostra intervista.
Mole Urbana – Così si chiama un modernissimo quadriciclo elettrico nato da un’idea del designer Umberto Palermo. E si può guidare a partire dai 14 anni (con il patentino), a noleggio, senza inquinare l’ambiente. Qui trovate la nostra intervista.
MotorK – MotorK è tra le aziende leader in Europa nelle attività di sales & marketing per il settore automobilistico. La scaleup nel 2021 si è quotata in Borsa ad Amsterdam. Già finalista a SIOS nel 2018. Qui trovate la nostra intervista.
Neulabs – Si tratta di una piattaforma italiana che acquista, crea e sviluppa brand Direct-To-Consumer a livello internazionale. Nel novembre 2022 ha acquisito BabyCar, concessionaria di auto e moto giocattolo per bambini. Nata nel 2016 in Campania da Ciro e Rocco Lillo, padre e figlio, BabyCar ha portato i suoi prodotti ai bambini di tutta Italia.
Newtwen – La startup ha l’obiettivo di facilitare l’adozione su larga scala dei gemelli digitali per la transizione elettrica, implementando sensori virtuali ad alta precisione che possono essere eseguiti su hardware embedded.
Novac – Startup emiliana, si occupa di produzione di supercondensatori per la mobilità elettrica. Nel 2022 ha concluso un round pre seed da oltre 400mila euro. Nel 2021 è stata selezionata fra le otto startup per il percorso di Motor Valley Accelerator.
Ohoskin – La startup ha brevettato un materiale simile alla pelle, sostenibile e vegano, prodotto dagli scarti di arance e cactus (dalle industrie alimentari e cosmetiche) e avviando un processo di economia circolare.
Racing Teams App – Software di logistica e di gestione di gara per team racing, progettata da ingegneri di pista per ingegneri di pista al fine di coprire ogni aspetto di test, qualifiche e gare.
ReCarbon – Soluzione one-stop per il riciclo sostenibile della fibra di carbonio ed altri materiali avanzati al fine di trasformare un rifiuto in un nuovo oggetto ad alta prestazione.
Reefilla – Fondata nel 2021 da Marco Bevilacqua, Pietro Balda e Gabriele Bergoglio, ex manager di FCA, questa startup punta a offrire una soluzione per le auto elettriche. Tra le sue soluzioni troviamo Fillee, il dispositivo di ricarica mobile basato su batterie intercambiabili, interamente sviluppato in house.
Social Self Driving – Fondata da Luigi Mazzola, ex ingegnere Ferrari, questa startup è verticale nel campo della guida autonoma. Il suo software si occupa di replicare su auto senza pilota lo stile di guide di celebrity e sportivi. Qui trovate la nostra intervista.
Tuc.technology – Si tratta di una deep tech, che punta con la propria tecnologia a rendere i veicoli su misura per ciascun pilota. La sua tecnologia digitalizza infatti l’auto per ridurre consumi e rendere tutto più efficiente.
VESevo – Startup campana, è attiva nel campo degli pneumatici. Grazie ad algoritmi, il software è in grado di fornire ai tecnici informazioni e dati. La sua tecnologia è utilizzata da alcuni team in Formula 1 e MotoGP.
Vizen Analytics – Software di previsione di domanda e lead-times per OEMs e fornitori dell’industria automotive, usando algoritmi di intelligenza artificiale basati su dati esterni ed interni.