Fin da bambini, se c’era qualcosa più bello di costruire pazientemente un castello coi Lego era il momento di… distruggerlo, apparecchiando fantasiosi assedi. Besiege ci permette di fare esattamente questo: creare macchine da guerra per cingere d’assedio strutture via via sempre più fortificate.
Besiege e l’arte della guerra
Non fatevi trarre in inganno dalla grafica: forte di un decennio di migliorie e cesellature e di una community su PC che ha saputo indirizzare al meglio gli sviluppatori, Besiege è un sandbox incredibilmente stratificato che ha dalla sua una gestione della fisica tutt’altro che fumettosa e irrealistica.
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Il titolo di Spiderling Studios è in grado di mettere su schermo qualsiasi macchina vi venga in mente di costruire (le ultime espansioni permettono anche di assemblare biplani e velieri, mentre nella community c’è chi è riuscito a costruire giganteschi t-rex sputafuoco). L’unico limite è davvero la fantasia – e l’abilità ingegneristica – di chi gioca.
Per la verità, per quanto ben fatto, Besiege ha anche altri limiti, almeno nelle sue edizioni per console: è troppo ancorato all’accoppiata mouse + tastiera per la navigazione dei menu e questo si riverbera in una fase di costruzione delle macchine troppo farraginosa e complessa. Anche le icone a schermo sono piccine, pensate per essere proiettate su un monitor a pochi centimetri dal volto e non sul televisore del salotto.
Il medesimo problema lo si avverte pure nel delicato momento in cui si assemblano assieme i singoli pezzi che comporranno la propria macchina d’assedio: è sufficiente un colpetto di troppo con lo stick del controller per far sì che, all’atto pratico, il lanciafiamme montato anziché colpire i nemici bruci la ruota del proprio ariete, portando alla distruzione dell’intero armamentario. Ci vuole insomma precisione e pazienza. E bisogna accucciarsi i mezzo al salotto per leggere meglio una visuale ben poco amichevole lontano dai monitor del PC.