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Il 6 giugno alla Borsa di Milano si è tenuto Young Innovators Business Forum 2023, evento organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori per analizzare le nuove sfide del mondo del lavoro in Italia. «Per il 70% degli under 35 il divario di genere in ambito tech è un fenomeno radicato»
Tanti i partecipanti alla seconda edizione dell’appuntamento Young Innovators Business Forum. Gli ospiti dell’evento, promosso da Angi in collaborazione con agli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza italiana della Commissione europea, l’Agenzia per l’Italia Digitale, il Consiglio nazionale delle ricerche, il Comune di Milano e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, hanno parlato a una platea di giovani e imprenditori, professionisti dell’innovazione e startupper.
Più di 60 interventi si sono susseguiti a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. Particolare attenzione è stata data alle sfide della transizione ecologica e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale. Anche di questo tratta il secondo rapporto Giovani, innovazione e transizione digitale, promosso da Angi ricerche in collaborazione con Lab21.01. Come approfondito da StartupItalia, il 20% degli under 35 intervistati pensa che il futuro passi dalle nuove soluzioni offerte dall’AI, rispetto al 10% degli italiani. Discorso inverso per l’e-commerce, individuato dal 10% degli italiani come macro-tendenza degli anni a venire, opinione condivisa soltanto dal 3% degli under 35.
Disoccupazione, giovani in fuga e gender gap
Durante l’appuntamento Young Innovators Business Forum, spazio anche ad alcuni ricorrenti e urgenti problemi radicati nel nostro Paese: quello relativo ai Neet, ossia la popolazione con età fra i 15 e 29 anni che non ha occupazione e non è inserita in programmi di istruzione o formazione, la questione dell’emigrazione all’estero di laureati e ricercatori italiani e il divario di genere nel mondo del lavoro.
«In Italia, i giovani che non studiano e non lavorano sono oltre 1,6 milioni», ha sottolineato Gabriele Ferrieri, presidente di Angi. Si tratta, secondo Istat, di un quarto della popolazione compresa fra 15 e 34 anni. «Questo forum alla Borsa di Milano rappresenta per noi il fulcro e il momento centrale per creare un percorso di valorizzazione». Un percorso che, ha affermato Ferrieri, «possa portare a un appello di tutti gli innovatori italiani, con noi capofila, per creare un vero e proprio patto per l’Italia, in cui mettere al centro innovatori, istituzioni e imprese per lo sviluppo e il progresso».
Grave anche la situazione relativa alla cosiddetta fuga di cervelli, che, secondo i dati della ricerca di Angi, rappresenta un problema per il 90% degli under 35, mentre la percentuale scende al 70% se si considerano anche italiani sopra i 35 anni. Sul divario di genere, infine, il 70% degli under 35 ritiene che sia una problematica radicata nel mondo del tech.
Digitalizzazione e sostenibilità
A fare il punto sugli obiettivi del nostro Paese sulla sostenibilità è stato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «L’impegno del mio ministero è centrare gli obiettivi della decarbonizzazione al 2030 e al 2050. Vogliamo contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda Onu, uno sforzo enorme», ha detto il ministro, che ha poi ricordato l’alluvione che ha devastato la Romagna. «Se pensiamo agli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna, abbiamo l’idea di quanto sia importante rallentare l’impatto dei cambiamenti climatici a livello mondiale. Ci troviamo a dover realizzare la transizione, ma anche adottare gli strumenti per garantire la sicurezza del Paese e dei cittadini».
Pichetto Fratin ha poi spiegato la ricetta del governo per una transizione sostenibile, giudicata «economicamente sostenibile e socialmente equa»: in primo luogo, gli investimenti massicci «sulle rinnovabili e la mobilità elettrica. Anche l’impiego di biocarburanti, laddove sia dimostrata la neutralità dell’emissione, può contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti e non avrebbe impatto sociale verso chi non può permettersi mezzi elettrici». Inoltre, ha aggiunto, «dobbiamo guardare anche al nucleare di nuova generazione, più efficiente e sicura, ora in fase di sperimentazione».
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Per Valentino Valentini, viceministro delle imprese e del made in Italy del governo, «la transizione digitale verde pone nuove sfide che richiedono un buon grado di creatività e soluzioni originali», in grado di generare innovazione. In questo processo, ha evidenziato, «le giovani menti giocano un ruolo chiave. L’ecosistema dell’innovazione italiano è popolato anche da numerosi giovani. Da oltre 10 anni, il nostro Paese si è dotato di una disciplina organica diretta agli innovatori, finalizzata alla crescita e sviluppo di imprese innovative».
Valentini ha ricordato che, sulle circa 14mila startup italiane, il 7% ha fondatori giovani. «È compito delle istituzioni incentivare le imprese nel rinnovamento. Il mio ministero considera l’innovazione la massima espressione del made in Italy. È importante per il business anche la deposizione dei brevetti. Nel 2022 gli italiani hanno presentato 4.864 domande di brevetto, quasi un record che appartiene al 2021. L’auspicio è superare le 5 mila domande e riuscire ad eguagliare e superare i nostri colleghi europei».
Pubblico e privato a confronto
L’evento organizzato da Angi aveva al centro un dialogo tra settori pubblico e privato per favorire l’evoluzione dell’innovazione nel Paese. «Abbiamo sottoscritto un vero patto per l’Italia, con l’obiettivo di promuovere e rilanciare l’ecosistema economico industriale italiano, anche al fianco delle più importanti organizzazioni istituzionali e del mondo delle imprese», ha commentato Ferrieri. «Siamo felici del successo di pubblico e contenuti della seconda edizione dello Young Innovators Business Forum ed è importante anche la presenza delle istituzioni e delle grandi aziende, per evidenziare i punti di forza e crescita del nostro ecosistema Paese, all’insegna degli investimenti sul digitale e della sostenibilità».
Presenti allo Young Innovators Business Forum due rappresentanti politici della città di Milano, l’assessore al bilancio e al patrimonio immobiliare, Emmanuel Conte, e Layla Pavone, direttore del board innovazione tecnologica e digitale del Comune. Con loro, Fabrizio Spada, responsabile delle relazioni istituzionali degli uffici del Parlamento europeo in Italia, Claudia Colla, a capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Francesco Tufarelli, segretario del Cnel, Alessandro Coppola, direttore innovazione e sviluppo dell’Enea, Andrea Carapellese, international expert on investment and technology dell’Organizzazione delle nazioni unite per lo sviluppo industriale, e Matteo Malosio, responsabile del laboratorio AAL Robotic rehab motion analysis dell’istituto Stiima del Cnr.
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Sul lato aziendale, hanno partecipato Renato Mazzoncini, Ad di A2A, Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub A2A dell’azienda, che, insieme a Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations Volkswagen Group Italia S.p.A., hanno approfondito il tema della smart energy. Di blockchain e criptovalute ha invece parlato Giovanni Lionetti, Ceo di Swag. Heike Prinz, Head of Pharma Commercial Operations EMEA, Bayer AG, e Arianna Gregis, Country Division Head Pharmaceuticals Bayer Italy, hanno discusso delle nuove frontiere della salute digitale.Al centro del confronto con Tommaso Saso, professore direttore marketing di UniMarconi, e Pierguido Iezzi, direttore cybersecurity e Ceo di Swascan, formazione, sicurezza, investimenti e cooperazione internazionale. Vittorio Gattari, senior public policy manager di Dott, e Matteo Cioffi, general manager di Lime, hanno analizzato le prospettive della mobilità, Gianluca Copparoni, Ceo di Value Promo, di quella relative alla sostenibilità.