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Le storie delle startup che hanno partecipato ai percorsi di accelerazione d’impresa di Invitalia, nelle edizioni passate. Un passo fondamentale per sviluppare strategie commerciali e siglare accordi esclusivi
Da qualche settimana, StartupItalia racconta i nuovi programmi di Bravo Innovation Hub, la rete di acceleratori d’impresa promossa da Invitalia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I cinque percorsi, dedicati alle aziende innovative del nostro Paese, con una forte attenzione alle realtà del Meridione, sono sostenuti dal Programma operativo nazionale e competitività della Commissione europea e si terranno in tre città: Cagliari, Brindisi e Palermo. Nell’ultimo approfondimento il nostro giornale si era soffermato sul programma al via nella Biblioteca Metropolitana del capoluogo sardo, dedicato alla mobilità sostenibile e all’ambito smart city, di cui StartupItalia è responsabile insieme a Nana Bianca e Apply Consulting.
Clicca qui per compilare la domanda di partecipazione alle selezioni e trasforma il tuo progetto in un’impresa affermata sul mercato.
Soluzioni innovative e sostenibili sul tema della mobilità e dell’ambiente urbano
Nell’hub di Cagliari il programma si concentra sulle Smart City, città intelligente, collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni dove si possa raggiungere l’integrazione e l’efficienza. Uno spazio dove le Information and Communications Technology (ICT) il web e l’Internet of Things (IoT) offrono conoscenza in tempo reale per aiutare persone e organizzazioni nel prendere le giuste decisioni.
Ai quattro percorsi di accelerazione negli hub di Brindisi e Palermo – Tecnologie per transizione 4.0, Turismo, cultura, wellness e sostenibilità, New energy, green e clean tech, Inclusione, impatto sociale e salute – si aggiunge il programma su mobilità sostenibile e smart city di Cagliari.
Se desideri combattere la congestione stradale e il consumo del territorio e vuoi farlo con nuovi progetti e idee originali, siamo dalla tua parte. Se la tua idea è offrire servizi per migliorare l’esperienza dei cittadini, dei turisti, dei viaggiatori e accelerare lo sviluppo delle imprese delle nostre città, il programma “Mobilità Green e Smart Cities” è quello giusto per te.
Candidature in chiusura il 3 luglio
Le iscrizioni si chiudono alle ore 16 del 3 luglio (è possibile candidarsi qui). Le società intenzionate a iscriversi devono soddisfare due requisiti fondamentali: essere di piccole dimensioni ed essere iscritte al registro delle imprese da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di partecipazione, in qualsiasi forma giuridica.
Ogni percorso selezionerà 10 aziende, sei delle quali provenienti dal Sud. In totale, 50 aziende avranno accesso all’offerta e ai servizi di Bravo Innovation Hub. Ve li raccontiamo qui.
- Un grant di 20.000 euro
- Una valutazione personalizzata per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento del progetto
- 60 ore di mentoring e coaching per lo sviluppo del prodotto e del servizio, con analisi del modello di business e consulenza su nuove tecnologie, tecniche di comunicazione, marketing e raccolta fondi
- Un percorso di formazione di circa 18 giorni, incentrato sulle competenze imprenditoriali e sulle tematiche più rilevanti del settore
- Uno spazio di lavoro all’interno del Bravo Innovation Hub di riferimento – in questo caso Cagliari -, che diventerà anche un luogo per la sperimentazione e i test delle soluzioni tecnologiche proposte
- Un benchmark day per ascoltare e confrontarsi con testimoni nazionali e internazionali, imprenditori, ricercatori, esperti, specializzati nel settore di tuo interesse
- Iniziative di business matching, open innovation e partecipazione a importanti fiere di settore
- Il demo day conclusivo, durante il quale si potrà presentare il progetto e i suoi obiettivi a investitori nazionali e internazionali.
Le storie delle startup di Bravo Innovation Hub
Quella in partenza fra qualche mese sarà la terza edizione di Bravo Innovation Hub, per la prima volta strutturata su più città e cinque programmi. Tutto nasce nel 2020, quando la rete di acceleratori di Invitalia decide di lanciare, sempre con il supporto ministeriale, un percorso intitolato “+Turismo+Cultura”.
L’edizione inaugurale è un successo: 87 imprese con progetti che spaziano tra nuove tecnologie e servizi per la ricettività, gestione e promozione nel settore turistico-culturale decidono di candidarsi, dieci di loro vengono selezionate per partecipare al programma. L’anno seguente si replica, ma con un focus diverso: l’agroalimentare. Questa volta a partecipare sono 66 aziende. Tra le società protagoniste del 2020 ci sono Threebot, The Thinking Clouds e il Museo dei 5 Sensi di Sciacca.
La prima è un’impresa nata durante la pandemia e si occupa dello sviluppo di software e tecnologie AI per imprese e consumatori. Ha realizzato Travelino, un servizio proprietario basato sull’intelligenza artificiale che consente ad agenzie di viaggio, tour operator, hotel e altri attori del settore di potenziare l’attività di marketing. Questo strumento è anche in grado di comprendere le intenzioni dell’utente, attraverso i messaggi di testo e vocali inviati in chat, e di metterlo in contatto con il servizio desiderato.
È proprio questo strumento a essere stato premiato da Bravo Innovation Hub. «Il percorso di accelerazione ci ha sostenuto nella fase di validazione e test della tecnologia sui primi operator», spiega Federico Lima, fondatore e Ceo di Threebot. «Ci ha anche supportato nel siglare accordi esclusivi, commerciali e di partnership con alcune online travel agency e metasearch leader di mercato, holding di Booking, Skyscanner, Discover cars e altri, alle quali la nostra tecnologia ha fatto gola. L’obiettivo era lo sviluppo di alcune attività di business, in particolare strategie commerciali».
Oggi, Threebot è una società strutturata. Quest’anno ha aperto un centro tecnologico in centro a Palermo, ha una squadra di 22 persone, il 70% dei quali ingegneri ed esperti di machine learning, «che sono rientrati in Sicilia con tanto sforzo e sacrificio». I risultati hanno iniziato ad arrivare. «Nei primi sei mesi del 2023 il nostro fatturato si aggira sui 700mila euro e l’obiettivo è chiudere a poco più di 1,5 milioni di euro, mentre per scalare stiamo valutando offerte da venture capital di Dubai e della Silicon Valley». Eppure, dice Lima, «senza Bravo Innovation Hub, probabilmente non saremmo qui a parlarne. È stata un’ancora di salvataggio per chi, piccoli come noi, ha dovuto attraversare un periodo buio per l’economia e, in particolar modo, il turismo».
Anche Alina Gnerre, Ceo di The Thinking Clouds, startup che ha progettato una piattaforma informatica per la personalizzazione di app mobile sulla promozione di beni culturali e turismo, mette in evidenza l’importanza dell’attività di rete offerta dal programma. «Ci ha messo in contatto con altri imprenditori e startup di successo, creando un ambiente di collaborazione e condivisione delle migliori idee e pratiche».
Attraverso queste opportunità, prosegue Gnerre, «abbiamo potuto stabilire collaborazioni strategiche e apprendere dagli altri partecipanti, accelerando la nostra crescita». Crescita che, secondo la Ceo, è stata supportata anche dai workshop e dalle sessioni formative, capaci di «perfezionare la strategia aziendale, rafforzare il modello di business e migliorare la capacità di comunicare con potenziali clienti».
Ad aggiudicarsi il primo posto dell’edizione “+Turismo+Cultura” di Bravo Innovation Hub è stato il Museo diffuso dei 5 sensi di Sciacca, in provincia di Agrigento, fondato da Viviana Rizzuto, diretto dal giornalista Emilio Casalini e gestito dalla cooperativa di Comunità “Identità e Bellezza”. Definito da Casalini come un laboratorio di ingegneria sociale unico in Italia, il museo prende il nome dal suo obiettivo: permettere ai visitatori di approfondire con tutti i sensi la cultura e le tradizioni della città in cui si trova. Oltre alla vista, il gusto, provando i piatti tipici, l’olfatto, visitando le grotte sulfuree di Sciacca, il tatto, provando l’esperienza insieme agli artigiani della ceramica o del corallo, e l’udito, passeggiando tra le vie della cittadina e il porto.
«Quando parti per un viaggio hai bisogno di un buon equipaggiamento e di ottime indicazioni sul percorso. Questo è stato per noi il senso del primo impatto con Bravo Innovation Hub, qualcuno che ti affianca e fornisce gli strumenti adatti per partire», racconta Viviana Rizzuto. «Il nostro museo è concepito come strumento di una comunità alla ricerca di un nuovo impulso di sviluppo, per valorizzare le identità del territorio e creare turismo di qualità, attraverso accoglienza, esperienze e narrazione».
A fare la differenza nel corso del programma, sostiene Rizzuto, è «l’approccio sistemico e innovativo di Bravo Innovation Hub, perché di fronte una sfida così ampia era indispensabile il confronto e il supporto di chi già conosceva i terreni che stavamo andando a esplorare. Senza dimenticare il sostegno finanziario per chi, come noi, era agli inizi di un’avventura. Oggi possiamo dire di avere le forze per camminare e guardare al futuro».