Com’è andata a finire? Prosegue il viaggio tra le eccellenze protagoniste dei vari StartupItalia Open Summit. È la volta del marketplace finalista di #SIOS18, che si è appena unito all’omologa turca: “Opereremo in 14 paesi”
Vogliono diventare l’Amazon dei servizi. Per farlo, l’ultima operazione di ProntoPro è stata, poche settimane fa, la fusione con l’omologa azienda turca Armut e l’aumento di capitale da 15 milioni di euro: “Armut è la ProntoPro turca con 5 anni di esperienza in più e uno spazio geografico differente e complementare – commenta Alessandro Frau, in azienda dal 2018 a capo del dipartimento commerciale (con un passato nello sviluppo del mercato italiano di LinkedIn prima e Amazon poi) e dal 2021 amministratore delegato -. Costituiremo il gruppo HomeRun Technologies, così opereremo in 14 diversi paesi”.
“Prima di noi gli unici modi per reperire un professionista in grado di risolvere le proprie esigenze si limitavano all’elenco telefonico, una generica ricerca su internet o il classico passaparola”
Il gruppo continuerà a essere un marketplace per i servizi professionali. Le due aziende hanno infatti deciso di unirsi per accelerare sull’obiettivo che condividono da tempo: far incontrare clienti e fornitori di servizi professionali in maniera affidabile, facile e veloce. Trovare un imbianchino, un insegnante di matematica, ma anche un personal trainer sarà ancora più semplice e immediato grazie alla fusione tra ProntoPro e Armut. Il nuovo gruppo vedrà confluire in un’unica realtà l’esperienza, la conoscenza e la tecnologia sviluppate fino ad ora dai due brand, leader di settore per i loro mercati di riferimento.
ProntoPro e Armut: dimensioni e offerta
ProntoPro è nata nel 2015, è leader di mercato per l’Italia ed è disponibile anche in altri cinque Paesi europei: Spagna, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Più di 5 milioni di clienti hanno già utilizzato ProntoPro per trovare esperti e aziende a supporto delle loro esigenze, rifornendosi da 690.000 professionisti registrati sulla piattaforma.
Armut è stata fondata nel 2011 e opera in 8 Paesi. L’azienda è leader in Turchia e conta più di 700.000 fornitori di servizi suddivisi su 4.000 categorie, di cui hanno usufruito fino ad ora più di 7 milioni di clienti. Al di fuori della Turchia, opera in altre sette nazioni tra cui Regno Unito, Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Egitto, Arabia Saudita e Ungheria. L’azienda gestisce anche un marketplace specializzato in traslochi, Rahat Taşın. Armut si è guadagnata il titolo di seconda azienda tecnologica a più rapida crescita in Turchia nel 2017, e 40esima a livello Emea, secondo il programma Deloitte Technology Fast 50.
“Ci stiamo fondendo in HomeRun, così il gruppo opererà in 14 diversi paesi”
La storia di ProntoPro
La storia di ProntoPro inizia nel 2015, quando l’allora 30enne Silvia Wang la fonda insieme al marito Marco Ogliengo. Un’idea nata da un’esigenza personale che rispecchiava perfettamente un bisogno del mercato: il bisogno di trovare il giusto professionista in modo semplice e veloce. Un round seed da 500mila euro raccolto quasi subito ha permesso ai fondatori di cominciare e portare avanti l’attività.
“Come Amazon in 20 anni ha perfezionato la vendita di prodotti, così noi vogliamo fare con quella di servizi”
“Il mercato digitale non si era mai davvero occupato del settore dei servizi professionali: gli unici modi per reperire un professionista in grado di risolvere le proprie esigenze si limitavano all’elenco telefonico, una generica ricerca su internet o il classico passaparola – raccontavano i fondatori, che oggi hanno lasciato la società -. Però questi tre metodi evidenziano alcuni limiti: i primi due non forniscono alcuna indicazione sull’affidabilità del professionista, non sono meritocratici e richiedono uno sforzo attivo non indifferente, mentre il passaparola è un ottimo canale, ma più lento e non sempre efficace. ProntoPro è nato con l’obiettivo di superare queste problematiche, introducendo nel settore il meccanismo delle recensioni e di conseguenza il concetto di meritocrazia”.
Da quel momento non ha mai smesso di crescere. Nel 2016 ProntoPro annuncia un secondo aumento di capitale da 3 milioni di euro guidato da Immobiliare.it (che ne mette la metà). Nel 2018 StartupItalia include la startup in rapida ascesa tra le dieci finaliste del premio SIOS, che porta immediata “fortuna” all’azienda che a inizio 2019 annuncia un aumento di capitale di 6 milioni di euro contestualmente all’ingresso nel consiglio d’amministrazione di Giovanni Ciserani, ex Group President, Global Fabric & Home Care and Baby & Feminine Care di Procter & Gamble e Chairman of the Board della multinazionale Hero. È in quell’anno che l’azienda lancia in Austria e Svizzera. Quell’anno la fondatrice Silvia Wang vince anche il Premio Gamma Donna per l’imprenditoria femminile.
“Durante la pandemia l’area eventi (catering, dj, location, wedding planner, ecc) si è praticamente fermata, ma questa estate è finalmente ripartita”
Si arriva poi alla pandemia, con un breve rallentamento di alcune aree del business: “Attualmente la nostra piattaforma offre più di 800 diversi servizi – racconta il ceo -; quelli che vanno più forte sono quelli legati al settore casa, ma anche gli psicologi. Durante la pandemia l’area eventi (catering, dj, location, wedding planner, ecc) si è praticamente fermata, ma questa estate è finalmente ripartita”.
Il modello di business
Come funziona ProntoPro? Per l’utente, che può cercare un professionista e farsi fare dei preventivi, il servizio è gratuito. I professionisti sono tutti censiti e verificati dalla piattaforma e Non hai nessun obbligo di accettare i preventivi dei Professionisti, e non devi pagare nessuna somma a ProntoPro, a prescindere dal completamento o meno del lavoro. I professionisti, invece, sono dotati di un wallet e possono acquistare dei crediti e usarli per avere accesso alle richieste di preventivo rispondenti nella zona da loro indicata.
Il futuro
Grazie all’aumento di capitale appena raccolto il nuovo gruppo è pronto ad allargare il team sia a Milano che a Istanbul: “I 15 milioni saranno investiti serviranno in parte per assumere altri professionisti del digitale sviluppatori, data scientist, data engineer e specialisti di performance marketing a livello internazionale (oggi l’azienda conta oltre 200 dipendenti, metà in Italia e metà in Turchia, ndr) – spiega Frau -. L’altra parte verrà investita nell’attrazione di nuovi utenti e professionisti, al fine di offrire al cliente il servizio migliore e più completo possibile: come Amazon in 20 anni ha perfezionato la vendita di prodotti, noi vogliamo fare con quella di servizi”.