Anche la popolazione dei social network invecchia. E senza ricambio generazionale, per alcuni studiosi di Oxford, entro il 2070 ci potrebbero essere più defunti che utenti attivi
Nel 2070 Facebook potrebbe trasformarsi in un triste, melanconico, ma soprattutto silenzioso cimitero virtuale. L’affermazione potrebbe lasciare di stucco, ma non stiamo parlando di santini o di lumini accesi in ricordo di chi non c’è più. Semplicemente rimarranno in rete i profili di persone che, nel frattempo, saranno decedute.
Facebook sarà un enorme necrologio?
Si tratta di una previsione dell’Oxford Internet Institute (Oii). Sono stati analizzati i dati anagrafici dei profili del 2018 arrivando alla conclusione che almeno 1,4 miliardi di utenti moriranno, con buona probabilità, entro il 2100. E in questo scenario, i morti potrebbero superare il numero dei vivi fra 50 anni. Anche questo è un dato abbastanza inquietante.
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È stato studiato che se Facebook dovesse continuare ad espandersi alla velocità attuale (non elevata), il numero dei profili dei deceduti potrebbero arrivare a 4,9 miliardi prima della fine del secolo. Non ci sarebbe un ricambio generazionale sul social network ideato da Mark Zuckerberg. Attualmente il sito conta 2,2 miliardi di utenti, non un gran numero dato che nell’ultimo anno i più giovani hanno preferito virare verso altri social (Instagram) mostrando una vera disaffezione per Fb.
Chi eredita i dati?
Il problema diventerà cosa fare di tutte le foto, post e i commenti pubblicati da chi sarà passato a miglior vita. E che saranno “ereditati” da Facebook. Si tratterà non più solo di tracce lasciate sul web, ma di storia vera e propria. E si sa, la storia va tutelata. C’è l’interesse delle famiglie e quello del defunto stesso da salvaguardare. Sarebbe importante che le generazioni future possano avere accesso a questi dati per meglio comprendere le proprie origini. Un po’ come si fa ora studiando i libri di storia a scuola.
L’alternativa
Secondo i ricercatori di Oxford, però, ci sarebbe anche un altro scenario possibile. Gli utenti potrebbero aumentare ogni anno (si è pensato a un +13% costante), arrivando a 4,9 miliardi entro il 2100. In questo caso gli ‘abitanti’ di Facebook si dividerebbero per metà tra vivi e morti. Secondo gli studiosi, i risultati non dovrebbero risuonare come una sorta di sentenza senza appello, ma devono far riflettere su quale potrebbe essere il futuro, sulla morte online e su ciò che comporta.