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Indigo.ai, Farmapass e Visitami hanno partecipato al programma avviato nel 2014. Il Gruppo ha coinvolto più di cento imprese innovative nel suo percorso di open innovation
Oltre 150 startup e imprese coinvolte dal 2014, talenti attratti da 35 paesi nel mondo. I numeri sono quelli di Bayer G4A, il programma di open innovation inaugurato da Bayer a Berlino con il motto “changing the experience of health” per trovare le migliori idee in ambito salute e non solo. Come vi abbiamo già raccontato, il Gruppo investe in ricerca e sviluppo, destinandovi il 10% del proprio fatturato, ma è aperto anche all’esterno come dimostrano le esperienze di queste tre startup che sono state selezionate dall’edizione italiana del programma Bayer G4A.
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Il chatbot
Fondata nel 2016, Indigo.ai è uno studio che disegna e progetta tecnologie di linguaggio ed esperienze conversazionali sfruttando l’intelligenza artificiale. «Proprio grazie agli appuntamenti di G4A – ha dichiarato Gianluca Maruzzella (in foto), CEO e Co-Founder – siamo riusciti ad entrare in contatto con le persone giuste che hanno fatto sì che il progetto per Bayer potesse diventare realtà. In particolare, per Bayer abbiamo realizzato un assistente virtuale che permette a chiunque di chiedere informazioni e di rimanere aggiornato su tematiche di salute e benessere». Il chatbot progettato dalla startup ha permesso a Bayer di amplificare la comunicazione con i propri consumatori che, grazie all’assistente virtuale di SapereSalute.it, vengono coinvolti in una vera e propria relazione “privata” in chat. Indigo.ai era presente all’ultimo CES di Las Vegas.
Il programma G4A è rivolto sia alle startup early stage, sia a quelle già mature dal punto di vista di prodotto e di investimenti. Quello della salute e del biotech è tra i settori più in crescita grazie a nuove tecnologie e l’Italia svolge un ruolo centrale nel panorama internazionale. Nel 2018 l’industria farmaceutica italiana ha investito oltre 3 miliardi di euro e per peso di esportazione è nella top 10 a livello globale.
E-commerce e salute
L’attenzione di Bayer si è rivolta anche alle nuove piattaforme di e-commerce che permettono, in sicurezza, il commercio dei farmaci. «Farmapass è un progetto sperimentale in fase di sviluppo – ha detto Andrea Mangilli – che mette le basi per la rivoluzione digitale del modello di servizio della farmacia e che nasce con la volontà di valorizzare a 360 gradi la professionalità del farmacista e tutti i servizi che può offrire al suo cliente. Bayer G4A è un programma che ha dimostrato la lungimiranza di un’azienda come Bayer nell’affrontare momenti di rivoluzione del mercato come questi». Sono oltre 700 le farmacie e parafarmacie che stanno sperimentando le potenzialità dell’e-commerce e Farmapass può essere uno strumento di visibilità utile anche per le farmacie indipendenti.
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Un’altra startup selezionata nell’ultima call del 2018 di Bayer è Visitami, azienda che offre anche agli utenti di SapereSalute.it la possibilità di fissare una visita medica online. Con pochi click si accede infatti a un ampio database di medici per prenotare un appuntamento in studio, oppure a domicilio. Con oltre 50 specializzazioni e 250mila prenotazioni gestite dal 2016, la piattaforma offre inoltre ai medici di famiglia un servizio che migliora l’accesso al proprio studio medico agevolando la gestione degli appuntamenti e delle comunicazioni.